Giordano Tomasini:
voglia di internazionalità, fra Trento, Cambridge e il Lussemburgo
“È fondamentale essere pronti a uscire dalla propria zona di comfort e valorizzare le proprie competenze in contesti globali.”
Ciao Giordano, ci racconti un po’ cosa fai al momento?
Attualmente lavoro nel settore della finanza e degli investimenti, con un focus specifico su private equity e hedge fund. In pratica, mi occupo della gestione e strutturazione di società di investimento e veicoli finanziari per grandi gruppi industriali, fondi di private equity e asset manager. Il mio ruolo consiste nel garantire che questi investimenti siano strutturati in modo efficiente, compliant con le normative internazionali e strategicamente ottimizzati per massimizzare il rendimento.
Dicci qualcosa di te!
Sono nato e cresciuto a Trento, una città che mi ha dato solide basi accademiche e professionali. Ho studiato giurisprudenza all’Università degli Studi di Trento, con un approccio internazionale e comparato che mi ha permesso di sviluppare una visione ampia del diritto e della finanza.
Cosa ti ha spinto a iniziare un percorso all’estero?
L’idea di costruire una carriera internazionale è sempre stata un mio obiettivo. Fin dall’università ho cercato di vivere esperienze all’estero, partecipando a summer school nel Regno Unito, tra cui programmi accademici a Cambridge e alla London School of Economics, per approfondire il diritto e la finanza in un contesto anglosassone. Queste esperienze hanno rafforzato la mia convinzione che il mio futuro professionale dovesse svilupparsi in un ambiente internazionale, dove potessi crescere e confrontarmi con i migliori.
Master a Cambridge: come ci sei arrivato e che spinta ti ha dato?
Cambridge è stata una tappa fondamentale nel mio percorso. Arrivarci è stato il risultato di anni di studio, esperienze qualificate e un forte desiderio di crescita. L’ambiente accademico di Cambridge, con il suo network globale e il livello di eccellenza richiesto, mi ha dato una prospettiva completamente nuova. Essere circondato da persone brillanti e ambiziose mi ha spinto a mirare ancora più in alto e a costruire una carriera che integrasse diritto, strategia e finanza.
Piccolo recap degli anni tra Italia ed estero
Dopo l’università ho lavorato a Milano in studi legali internazionali, specializzandomi in operazioni di M&A e corporate finance. In seguito, ho co-fondato una società di consulenza strategica e successivamente mi sono trasferito a Lussemburgo, entrando nel settore degli investimenti e della gestione di asset finanziari per fondi e istituzioni globali.
Lussemburgo: quando e come è successo?
Il trasferimento a Lussemburgo è stato un po’ imprevisto, nel senso che non era una tappa pianificata nel mio percorso, ma si è rivelata un’opportunità strategica. Dopo anni di esperienza in Italia, ho ricevuto un’offerta diretta per un ruolo nel settore degli investimenti, focalizzato su private equity e hedge fund. È stata una decisione veloce ma ponderata: Lussemburgo è un hub finanziario di primaria importanza in Europa, e l’opportunità di lavorare in un contesto internazionale, con maggiore esposizione alla gestione strategica degli investimenti, era perfettamente in linea con i miei obiettivi di crescita professionale.
Qual è la ricetta per un percorso di successo all’estero?
Serve un mix di preparazione tecnica, adattabilità e capacità di networking. È fondamentale essere pronti a uscire dalla propria zona di comfort e valorizzare le proprie competenze in contesti globali.
Qual è l’elemento vincente di un italiano all’estero?
Gli italiani all’estero si distinguono per creatività, problem-solving e capacità di adattamento. Ma un altro grande valore aggiunto è la disciplina e la dedizione al lavoro: spesso siamo apprezzati per la nostra etica professionale, la capacità di lavorare con rigore e l’approccio strutturato che deriva dalla nostra formazione.
Ruolo da IPN: cosa fai e perché?
Sono Country Lead per il Lussemburgo all’interno di IPN (Italian Professionals Network), il principale network di professionisti italiani all’estero. Nel mio ruolo, supporto la crescita della community locale, facilitando il networking e creando connessioni strategiche tra professionisti e aziende. Inoltre, collaboro con il team globale per sviluppare la strategia e l’espansione internazionale di IPN, contribuendo a rafforzare la presenza del network su scala globale. Ho scelto di far parte di IPN perché credo nel valore della condivisione delle esperienze e nel supporto reciproco tra italiani all’estero per creare nuove opportunità professionali.
Mara Zatti
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