Dal paesino di 4.000 anime a Berlino: qui ha trovato il posto in cui aveva bisogno di essere.

Mi piace creare spazi – reali o digitali – dove le persone si sentano abbastanza, anche nei giorni no.

Ci racconti chi sei?
Sono una persona curiosa, sensibile e appassionata di trasformazione interiore. Credo nel potere delle storie per guarire e creare connessioni. Mi piace costruire spazi sicuri – reali o digitali – dove le persone si sentano abbastanza, anche nei giorni no.

Cosa ti ha spinto a intraprendere un percorso all’estero?
La voglia di respirare libertà. Sono cresciuta in un paesino di 4000 anime, ma da quando ho potuto ho iniziato a viaggiare ogni volta che potevo. Dopo una laurea in sociologia e un master in media management, sentivo che l’Italia non mi lasciava davvero spazio per esprimermi.

Berlino non è stata una scelta pianificata: è capitata. Ma col senno di poi, so che era esattamente il posto in cui avevo bisogno di essere. Per la sua energia internazionale, l’apertura mentale, e la possibilità concreta di reinventarsi.

Quali sono, secondo te, gli elementi fondamentali per costruire una carriera all’estero?
Ascoltarsi, osare, e chiedere aiuto. Serve resilienza, certo, ma anche vulnerabilità: non si costruisce da solə. Fare rete in modo autentico, comunicare bene chi sei e restare flessibili sono state le mie ancore.

Mi ha aiutato anche frequentare luoghi e realtà in linea alle mie passioni - eventi, community, corsi - per conoscere persone affini. E non aver paura di scrivere quel messaggio o rompere il ghiaccio: a volte una connessione sincera apre strade inaspettate.

Guardando al futuro, quali sono i tuoi progetti e come immagini la tua carriera nei prossimi anni?
Sto trasformando Essere Serena in un community business etico, che unisce divulgazione, pratiche somatiche, supporto peer-to-peer e opportunità per chi lavora nel settore del benessere.

Mi immagino tra scrittura, eventi dal vivo, percorsi somatici e collaborazioni con realtà affini in tutta Europa.

Qual è stato il momento in cui ti sei sentita più orgogliosa della tua carriera
Durante un evento dal vivo con 50 persone: nei loro occhi ho visto la stessa emozione che mi ha spinto a creare Essere Serena - la sensazione di non essere più solə.

Quali sono le differenze culturali e i principali vantaggi di vivere in Germania?
All’inizio Berlino mi sembrava “fredda e grigia” (in particolare l'inverno!). Mi mancava la bellezza e, soprattutto, il calore dei legami italiani.

Poi ho imparato che anche qui esistono posti molto belli e connessioni profonde, ma vanno cercate e coltivate con pazienza.

Quali sono i tre principali vantaggi di vivere nel paese in cui risiedi?

  • Spazio per essere te stessə, senza troppe etichette

  • Vita culturale accessibile

  • Buon equilibrio tra lavoro e vita privata

Qual è il cliché italiano che senti di incarnare?
Sicuramente: parlo con le mani… anche su Zoom!

Mara Zatti

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