Da Bagheria a Basilea, con un’unica missione: aiutare le persone a ritrovare sé stesse.
“Non dimenticare mai da dove vieni. Le tue radici italiane non sono un peso, sono il tuo vantaggio competitivo.”
Ci racconti chi sei?
Mi occupo anche di consulenza in comunicazione digitale e formazione per team. In poche parole: aiuto le persone a ritrovare sé stesse e a costruire la vita che vogliono davvero.
Sono nato a Palermo, cresciuto a Bagheria e da oltre dieci anni vivo a Basilea, in Svizzera. Ho una formazione in economia e digital marketing, ma la mia vera passione è sempre stata una: aiutare le persone a riscoprire il loro valore.
Negli anni mi sono specializzato in coaching e mentoring, con un focus particolare sul wellbeing e sul supporto agli italiani all'estero. Oggi affianco individui e team nel costruire una vita più autentica e soddisfacente, anche attraverso progetti di utilità sociale.
Cosa ti ha spinto a intraprendere un percorso all’estero?
Avevo bisogno di un cambio di prospettiva, di un luogo dove ricominciare da capo. La Svizzera mi ha offerto opportunità concrete, certo, ma soprattutto mi ha obbligato a guardarmi dentro e a crescere. Andarsene da casa non è mai facile – lo so bene – ma a volte è l'unico modo per capire chi sei davvero.
Quali sono gli elementi fondamentali per costruire una carriera solida fuori dall'Italia?
Te li riassumo in tre punti essenziali:
Adattabilità – Ogni cultura ha le sue regole non scritte. Vanno imparate con umiltà, senza giudicare.
Rete – Creare relazioni vere è più importante di qualsiasi titolo sul CV. Le connessioni autentiche aprono porte che nemmeno immagini.
Identità – Non dimenticare mai da dove vieni. Le tue radici italiane non sono un peso, sono il tuo vantaggio competitivo.
Come immagini la tua carriera nei prossimi anni?
Voglio ampliare il mio impatto: più progetti formativi, più percorsi di coaching personalizzati, più ponti tra Italia e Svizzera. E perché no, scrivere un libro che unisca storie di vita reali a strumenti concreti per ritrovare sé stessi.
Qual è stato il momento professionale di cui sei più orgoglioso?
Quando una cliente mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: "Grazie a te ho trovato il coraggio di tornare a credere in me stessa."
Nessun riconoscimento professionale, nessun premio vale quanto quelle parole. È per momenti come quello che faccio questo lavoro.
Qual è stata la sfida culturale più forte?
La freddezza apparente dei rapporti in Svizzera. All'inizio mi spiazzava, venendo da una cultura dove le emozioni si mostrano apertamente. Poi ho capito che il rispetto silenzioso vale quanto mille parole. Oggi la vivo come un valore aggiunto.
Tre vantaggi concreti di vivere in Svizzera:
Qualità della vita – L'equilibrio tra lavoro e vita privata qui non è uno slogan, è realtà
Stabilità – Puoi pianificare il futuro con serenità
Multiculturalità – Ogni giorno è una lezione gratuita di mondo
Qual è il cliché italiano che incarni di più?
Parlo con le mani. Sempre. E metto il cuore in tutto quello che faccio, anche quando dovrei essere più "svizzero".
Sono Board Member di IPN Svizzera e City Lead per Basilea. Il mio obiettivo è valorizzare i talenti italiani all'estero e creare connessioni significative tra professionisti che condividono le nostre radici.
Perché hai scelto IPN?
Perché credo nella forza della rete. IPN è molto più di un network professionale: è una casa per chi non vuole rinunciare alla propria identità, nemmeno a migliaia di chilometri da casa. È il posto dove essere italiani all'estero diventa un superpotere, non un limite.
Mara Zatti
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